STEMMARIO VALSABBINO
STEMMA IN NAVONO (BS) 2 DII 2
Il 26 Maggio scorso pubblicavo il primo dei due
stemmi da me fotografati in Navono (BS), quello “austriaco” erroneamente
identificato dal Piovanelli come uno stemma gentilizio (dei
Lavellongo/Lavellolongo). In quell’occasione avvisavo che avrei parlato anche
di un secondo stemma, e così eccomi qua. Un’arma questa, che (non chiedetemi
perché, per favore) mi rimandava a qualcosa di “veneziano” (saranno stati i
suggestivi racconti dell’anziana signora che stava ricoverando gli attrezzi al
termine della sua giornata di lavoro, e che per l’appunto mi confidava che si
conserva memoria, in paese, di “certi cardinali o vescovi venuti da Venezia”…) un
“qualcosa” sul quale invece, in realtà, non ho trovato riscontri. Il solito
Piovanelli assegna tale stemma invece alla del tutto locale, almeno da un certo
punto in poi, famiglia Zamaretti. Secondo l’autore infatti, -che ricorda come
il Della Corte ipotizzi con qualche dubbio (e con nessuna “prova”, aggiungiamo
noi) una discendenza da un ramo minore
dei geograficamente distanti Zamara- esisteva un notaio con quel cognome, in
Navono, nel 1635, mentre nel 1679 un altro Zamaretti era sindaco generale di
Valle Sabbia. C’è però un problema che vorrei porre all’attenzione: il
Piovanelli nel suo libro (Stemmi e notizie…, cit. , si confronti post del 26
Maggio sopraccitato) riporta (foto
1) lo stesso stemma da me fotografato (foto
2-3-4-5) e aggiunge un altro blasone che, se non ho capito male quanto da
lui descritto restituirebbe- ma è solo un’ipotesi- un troncato-semipartito, nel
1° d’oro alla testa di leone (recisa o strappata non è dato sapere) d’azzurro;
nel 2° e nel 3° di? e di?, a due scimitarre d’argento, decussate e
attraversanti; blasone che però è relativo ad uno stemma che non è riportato fotograficamente
nel testo e che non si dice dove sia localizzato. Il problema vero però non è questo, ma è dato
dal fatto che il Della Corte (Armerista, cit.) riporta stemma differente (foto 6) in troppi elementi da quello da
me fotografato In Navono e che il Piovanelli assegna agli Zamaretti, anzi si
può dire che l’unica cosa veramente aderente sia il numero e la posizione dei
gigli, ma il loro smalto è diverso, quello del campo è differente per due
terzi, e la fascia diminuita d’argento nell’arma proposta dal Della Corte è una
vera e propria pezza posta in un campo monocromo e accompagnata dai suddetti
gigli, mentre nello stemma di Navono è un filetto utilizzato per rimarcare
parte della partizione. Certo quello del
Della Corte potrebbe essere un “alias”, una terza variante, ma è singolare che
questi non ne riporti nemmeno una delle due proposte dal Piovanelli, e il
Piovanelli faccia altrettanto con ciò che è contenuto nel Della Corte, che
pure, come visto è opera da lui citata proprio per il suo commento a quest’arme.
Errori o omissioni? Lo chiedo a voi.
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