VERONA CIMITERO MONUMENTALE LATO INGENIO CLARIS (FOTO
DEL 20 FEBBRAIO 2018): 10 ALLEGRI-ZORZI
Ecco l’altro
stemma che merita un post a parte. Il perché è presto detto e discende
puramente da un aspetto “affettivo” e personale: è il primo stemma che ho
memorizzato, e che compare nella prima pagina del primo stemmario (online) che
abbia mai consultato, vale a dire il famoso (e per certi aspetti famigerato)
Insignia Nobilium Veronensium, Vicentinorum BSB COD. ICON 276 della Bayerische
Staatsbibliothek. Francamente non pensavo ne avrei mai visto uno “vero”. Il De
Betta conosce questo monumento funebre e si stupisce (ce lo fa intendere
attraverso l’uso di tre punti esclamativi) del fatto che nella fascia siano
presenti, non sette stelle ma sette “pallottole” (lui le definisce così). Il
BSB276 ci restituisce le stelle, ma solo sei e senza alcuna traccia di fascia.
Il DeBetta parla di quest’ultima come formante sette quadrati caricati ciascuno
da una stella di sei raggi: in realtà (FORSE) vorrebbe spiegare trattarsi di
una fascia dall’uno all’altro che quindi scambia gli smalti alternati con
quelli dei pali che attraversa. La cosa è spiegata male da lui e resa malissimo
dal monumento funebre. Nel BSB276 potremmo parlare di un palato d’argento e d’azzurro,
a sei stelle di otto raggi, poste in fascia e dell’uno nell’altro. Nel monumento
funebre , ciò che si vede (ciò che io vedo) è un d’azzurro a tre pali d’argento,
alla fascia attraversante e caricata da sette quadrati, caricati a loro volta
da altrettante piccole palle (si potrebbe aggiungere il tutto d’argento, ma
sarebbe forse voler dare troppo valore ad una semplice ed evidente omissione di
tratteggi, invece presente nei pali e nel campo). Quello che forse si voleva
rendere invece potrebbe essere un d’azzurro a tre pali d’argento, alla fascia
attraversante dall’uno all’altro, caricata da sette piccole palle dell’uno nell’altro. Il de Betta dà altre versioni dell’arma,
presenti in Verona, tra cui un Allegri-Luccini ove compaiono i lucci “parlanti”
di quest’ultima famiglia.
Passando all’altra
arma del monumento, cioè quella Zorzi, il De Betta dice che non è blasonata da
alcun autore e pertanto lui la ritiene “arbitraria” Si tratta di un leone, sostenente* con la branca
anteriore destra una sbarra centrata, bordata, diminuita e rialzata, sormontata
da tre stelle di sei raggi, poste nel verso della pezza e a piombo (*mi pare ci
sia contatto tra sbarra e zampa, non credo volontario, ma dovuto a errore
esecutivo). Ciao a tutti e…Allegri che è Domenica.
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