STEMMI IN
VERONA SANT’ANASTASIA 31) ARMA PISANI
32) ARMA
FREGOSO
-FINE RASSEGNA SANT’ANASTASIA-
-FINE RASSEGNA SANT’ANASTASIA-
Tocca
all’arma di Vicenzo Pisani, morto nel 1757.
La fotografia (n. 1) non è un granché ma si fa vedere. Il De Betta ci parla di
“spaccato di nero e di bianco al leone dell’uno nell’altro”. Limitatamente a
questo testimone ci può stare, ovviamente. Ma è sempre rischioso basarsi sugli
smalti di un intarsio in pietra: spesso se ne utilizzavano di due tinte diverse
per indicare il cambio di cromia da un campo all’altro di uno stemma, ma senza
pretesa di specificarne i colori corretti. A riprova di ciò, osserviamo che
anche il De Betta medesimo riporti come nel duomo di Verona il troncato ed il
leone dei Pisani siano resi ancora una volta con intarsi in pietra, ma stavolta
gialla e nera. L’autore indica inoltre che il Freshot segnala a sua volta per i
Pisani veneziani, gli smalti corretti: azzurro e argento, con il leone che
tiene in mano una crocetta di rosso. Crocetta a parte, uno dei codici “Fugger”
dedicato alle armi veneziane, (foto 2, BSB “Insignia Veneta, Mantuana, ecc”.
cod. icon. 274. Un altro codice, il cod. icon. 273 “Insignia venetorum (IP-Z)”
riporta esattamente gli stemmi del 274) riproducendo uno dei tanti e
diversissimi stemmi attribuiti nelle sue pagine alla famiglia Pisani, conferma
quanto riportato dal Freshot. Il fatto che un altro codice fuggeriano (BSB “Insignia
nobilium veronensium, vicentinorum”cod. icon. 276) contenente esclusivamente
stemmi veronesi e vicentini non indichi alcuna arma appartenente ai Pisani,
parrebbe confermare le origini unicamente veneziane della famiglia.
https://books.google.it/books?id=aZlmAAAAcAAJ&pg=PA121&dq=vincenzo+pisani&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjy6P3vjs3YAhUCiSwKHR-NABUQ6AEILjAC#v=onepage&q=vincenzo%20pisani&f=false
qui a pag. 320 si parla di un Francesco Pisani, veneto patrizio; a pag. 95 di
Alvise Pisani, nobiluomo in Venezia nel 1808. Non so dire se si parli dei
Pisani facenti parte esattamente del ramo del “nostro” Vincenzo. Di certo è che
in questo testo ottocentesco (Giurisprudenza
pratica secondo la legislazione Austriaca attivata nel Regno Lombardo-Veneto)
il nome
Vincenzo ricorre più e più volte (es. a pag. 121), sino ad approdare ad un
Vincenzo Pisani, morto il 26 Dicembre 1761, quattro anni dopo quello ricordato
in Sant’Anastasia (foto 1). I Pisani ricordati in questo testo sono detti
Pisani di S. Maria Zobenigo.
L’ultimo
stemma per quanto riguarda Sant’Anastasia (rassegna iniziata il 30/08/2016,
preceduta da quella su San Zeno “andata in onda” dal 13/5/15 al 19/5/2016)
è quello
di Ercole Fregoso (foto 3-4). Qui gli intarsi, contrariamente a quanto detto
per i Pisano, rispecchiano correttamente l’argento e il nero dell’arma.
Infatti, dice il De Betta, nel salone Bevilacqua esiste uno stemma di Fregoso
Fregoso (1643) che è DIPINTO, con il suo bel troncato nebuloso minuto di nero e
d’argento. Il Gianfilippi conferma, il Crollalanza pure.
Nessun commento:
Posta un commento