mercoledì 10 giugno 2015

STEMMI IN VERONA: 3) SAN ZENO, ARMA FARFUZOLA, FARFUSOLA, FARFUSCOLA (fotografata il 22 Luglio 2011)




Ecco uno stemma che mi piace tantissimo.
Il De Betta (DE BETTA O., Armerista veronese, , a cura di G. G. Sartor, Jago ed., Negrar 2014, pag. 85) lo colloca “su una lapide sotto ad uno dei sarcofaghi del cortile di S. Zeno”, e là sta tuttora, inciso “in pietra rilevata, assai antica”. È lo stemma di Michele Farfuzola, che G. B. Crollalanza (Dizionario Storico-Blasonico…, Pi...sa 1888) vuole “Farfusola”. Io leggo Michaelis Farfuscole e apprendo che fosse Notarii et Causidici, rappresentante quindi, in giudizio, una delle parti, ma distintamente dall’avvocato (e infatti avvocato, il causidico, non era). Dal Crollalanza (riportato dal De Betta) conosciamo anche gli smalti: “D’oro a quattro fasce ondate di nero, con la banda trinciata d’oro e d’azzurro, attraversante sul tutto” (il nostro esemplare restituisce piuttosto un fasciato nebuloso minuto, alla banda trinciata attraversante). L’autore dell’armerista veronese testimonia anche di un blasone del Gianfilippi (ms “Arme e stemmi della Città di Verona”, di cui il De Betta possedeva una copia, redatta da lui stesso come un’altra donata alla Biblioteca di Verona) che restituiva una banda trinciata d’oro e d’azzurro, accompagnata (diremmo accostata) da quattro bande nebulose d’oro. Corretto o meno che fosse questa descrizione (relativa a esemplari diversi dal nostro, questo è sicuro) si sarà notato che in essa manca comunque la precisazione dello smalto del campo… Il De Betta la classifica come errata senza mezzi termini, sostenendo che il Verza (ms Raccolta di armi delle famiglie veronesi…) dà un blasone del tutto simile a quello del Crollalanza. Da parte mia, posso asserire con certezza soltanto che A) questo stemma, ripeto, mi piace proprio; B) è un’occasione non così frequente di vedere pezze (in questo caso una banda) con delle partizioni al loro interno; C) la pianta e il vaso da 20 kg piazzato sopra la lapide, che mi ha costretto a scattare foto separate dell’epigrafe, può tranquillamente essere giudicata come non coeva dello stemma (dedicato all’animaccia di tutti quelli che piazzano vasi, sedie, tappeti arrotolati e stampe di papa Giovanni in plastica a rilievo, su stemmi antichi).

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