VERONA
A zonzo per Verona… (2 di 2). Foto dal 2014 al 2018.
S. PIETRO IN ARCHIVOLTO 59 DELLA SCALA
Stemma esplicitamente citato dal De Betta che, non assegnandolo ad alcun personaggio della famiglia in particolare, lo definisce “smartellato” (foto 1 e 2);
VIA QUATTRO SPADE 60 BECELLA
Volevo che questo stemma rimanesse anche nella presente carrellata. In realtà ne ho già parlato qui https://bianchetti-araldica.blogspot.com/search?q=quattro+spade e rimando pertanto a tale link il commento relativo (foto 3 4 5) ;
PIAZZA DELLE ERBE 61 DELLA SCALA
Un po’ di Della Scala a colori, non citati dal De Betta e… (foto 6 7 8)
PIAZZA DELLE ERBE 62 IGNOTO? ALEARDI? BOSCHETTI? FORESTI?
Non riesco a dire molto di questo stemma abraso a metà. Se si volesse scorgere un fusato nella seconda sezione, si potrebbe parlare forse di Aleardi ma qui pare di vedere del rosso e il fusato (talvolta riportato come “in sbarra”) è sempre azzurro e argento. Forse si possono intravvedere (ovviamente come ipotesi alternativa) delle bande. Fossero fasce il rosso e l’argento potrebbero rimandare ai Boschetti. Ma mi pare di vedere del rosso e oro, i Foresti lo utilizzano ma loro sotto all’aquila mettono delle sbarre (foto 9 10);
PIAZZA BRA 63 (SOPRA A BAR LISTON 12) RIZZARDI
Uno dei tanti ricci che l’araldica utilizza
come elemento parlante, identifica in questo caso l’arma Rizzardi. Questa non è
citata dal De Betta. I vari blasoni parlano di riccio nero in campo argento o
azzurro (personalmente vedo il primo al naturale in questo caso, e il campo,
per quanto sbiadito, pare diverso dall’argento delle fasce e quindi opterei per
un azzurro). C’è accordo sull’argento-rosso della seconda sezione del campo
(foto 11 12);
CORTILETTO DI LUCIA 64 CAPPELLO E 65 LANFRANCHINI
Il De betta non dice molto di questi due stemmi (il primo è più che altro un emblema, mancando lo scudo) collocati in un posto celeberrimo di Verona. Dello stemma Lanfranchini l’autore parla di parete esterna della cappella della tomba di Giulietta. Lo stesso afferma trattarsi di una stemma con una punta “o meglio diviso in capriolo scalinato”. Gli smalti sono d’oro e d’azzurro a tre stelle di otto raggi dell’uno nell’altro (foto 13 14 15);
SAN PROCOLO 66 STEFANO MARCOLEONI 67 IGNOTO?
Stupenda San Procolo (almeno dall’esterno) ma non la calcola nessuno perché vicina a San Zeno. Alcune notizie qui https://www.verona.net/it/monumenti/chiesa_san_procolo.html.
Sul sarcofago (lo vedete “in avvicinamento progressivo” nelle foto 16 17 18 19) si notano due stemmi: in destra araldica quello con un leone alla fascia caricata da una crocetta accostata dalle lettere M e L. Nell’altro il De Betta vedeva un troncato (ok) nella cui prima sezione era una M e nella seconda un 3 (un acciarino in palo?). Io la M e il 3 li intravvedo ingrandendo. L’autore diceva che sopra la stessa era una figura già ai suoi tempi illeggibile. A me pare una P. Le due lettere potrebbero avere a che fare col cognome della moglie Elena che mi pare sia citato nell’iscrizione (HELENAE PETRI…?). Il Biancolini (volume II. Citato due post fa) non se ne cura.
SAN GIOVANNI IN FORO 68 PIETRAMALA (PETRAMALA) 69 CASTELBARCO?
Ogni tanto lo stemma dei Da Romano spunta fuori. Il De Betta dice che il primo stemma è composto da quello dei Da Romano (i gigli…) e da quello propriamente detto dei Pietramala d’Arezzo (sei plinti d’argento in campo azzurro). Altre tesi sullo stemma Da Romano sono state debitamente confutate. Il De Betta aggiunge che “l’altro stemma” è detto dal Crollalanza appartenente ai Castelbarco (l’avrei detto anch’io) ma invece “non lo è”. Solo che poi l’autore dell’armerista veronese non ci dice che stemma sia; non lo mette negli ignoti; nel disegnino relativo scrive lui stesso “Castelbarco” sebbene mitigato da un punto interrogativo. Qui comunque lo attribuiscono tuttora a questa famiglia: http://www.lamescaligere.eu/la-chiesa-di-san-giovanni-in-foro/. L’iscrizione soprastante ricorda che nell’anno 1172 “conbvsta est civitas Verone”. Notizie qui http://cem.dissgea.unipd.it/incendi.pdf nel saggio di Franco Benucci che indica come causa i disordini consueti tra guelfi e ghibellini (foto 20). Si legga anche qui https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10214489319889790&set=gm.854821744686679&type=3&theater&ifg=1 con tutti i commenti (gruppo chiuso facebook Fabio Bianchetti Il Caffè Araldico).