venerdì 31 luglio 2015

ARALDICA TRENTINA, RIVA DEL GARDA (TN): POST 1 DI 6.
STEMMI: 1) ABBONDI, 2) BENEAMATI, 3) CAPOLINI, 4) CILLA'.
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In attesa di riprendere, in Autunno, la già anche troppo sospesa rassegna di stemmi veronesi (ma mi piace così: intercalare, aprire parentesi, piroettare in luoghi diversi, facendomi un po' guidare dalle armi che trovo in giro...), arrivata al punto n. 5 (stemma Cefis, post del 30 Giugno scorso), inizio ora una rapida carrellata, non del tutto esaustiva, ma comunque sostanziosa, di stemmi presenti in Riva del Garda (TN). Sono 44 arme relative a 24 famiglie. Salvo eccezioni, dovrei pubblicarne quattro alla volta per sei post totali. A corredo delle foto, qualche nota sulle famiglie/personaggi relativi, tratte da RIVA ARALDICA (P. Baroni, S. Lugli, F. Pfleger, M. Viaro, con la collaborazione di M. C. A. Gorra; ed. Il Sommolago, 1997).
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1) (foto 1-2-3-4) ABBONDI

 Stemma quasi invisibile, ormai, presente nella chiesa di S. MARIA ASSUNTA (pavimento), appartenente a Ioannes Laurentius Aloysius degli Abundi da Varone. Gli Abbondi erano conosciuti in Riva dal XV sec. Furono insigniti nel 1558 del diploma di nobiltà del SRI, nella persona di Giovanni (titolare dell'arma impressa sulla campana della Torre Apponale di cui dirò tra breve) e nel 1574 ottennero un secondo diploma con miglioramento dell'arma (cimiero: leone tra due penne di struzzo, nascente dalla corona, lista bifida con motto: Auxilum Meum A Domino). Mi faccio aiutare in questo caso da una foto tratta dal libro Riva Araldica (pag. 21,foto 4) che rappresenta il già citato stemma della campana di Torre Apponale (Torre purtroppo chiusa quando sono arrivato, ma la prossima volta sarà mia).






2) (foto 5-6-7) BENEAMATI

 Lapide murata, all’esterno di S. MARIA ASSUNTA, riguardante l’arciprete di Riva, Giovanni Beneamati (m. 1617), promotore della costruzione della chiesa dell’Inviolata (Santuario di S. Maria allo Spiazzo), sempre di Riva, di cui parleremo a proposito di un’arma Madruzzo. Prima della costruzione di tale edificio, vi era una cappella di legno in cui l’arciprete in questione, celebrò per primo la messa (3 Febbraio 1602).




3) (foto 8-9) CAPOLINI

 Sempre in S. MARIA ASSUNTA, sono presenti alcuni banchi la cui testata è ornata da stemmi dipinti a olio. Uno di questi è tra i più “complicati” dal punto di vista araldico ed è quello dei Capolini, con il loro inquartato che in a) e d) presenta tre busti maschili “mori” nascenti, ognuno con un copricapo multicolore e mantellati con diverse cromie. Famiglia non di antiche tradizioni ma che divenne ben presto assai importante e che si imparentò con altre famiglie nobili di Riva. Furono conti del SRI dal 1790 (con Filippo) e iscritti nella matricola tridentina il 25 Novembre dello stesso anno.





4) (foto 10-11-12-13) CILLÀ

 Stemma murato sul palazzo conosciuto come Vescovile. È lo stemma antico della famiglia (inquartato: nel 1° e 4° tre cuori di rosso posti in banda; nel 2* e 3° un palo che appare bordato. In realtà da Riva Araldica apprendiamo che gli smalti sono d’argento a tre cuori di rosso e d’oro al palo d’azzurro). Lo stemma più recente utilizzato almeno dal 1532*, si può vedere sulla campana della Torre Apponale (si veda in 1) ) e risulta essere un d’oro, a tre teste di moro al naturale, attortigliate d’argento, poste a piombo e ordinate in banda (Riva Araldica, a pag. 45, rivela nel blasone gli smalti, ma ovviamente nello stemma della campana essi non sono presenti), arma quindi assai diversa dall’antica. Quella dei CIllà fu famiglia assai importante in ambito locale (Riva, Tenno, Stenico, Arco, ecc.).
* In realtà tale stemma fu concesso soltanto il 17 Aprile 1751 da Massimiliano II, ma evidentemente utilizzato già in precedenza.




 

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