martedì 8 settembre 2015

IDRO (BS), FRAZIONE DI CRONE: SIGNUM TABELLIONIS SU PARETE ESTERNA? 







In un cortile del paese dove abito, Idro, compare un segno che io ritengo possa essere un "signum tabellionis" (S T in seguito, nel testo) messo lì da qualche notaio operante in Idro, che, magari sprovvisto di stemma, abbia pensato di mettere come segno di riconoscimento quello che di solito poneva in fine dei suoi atti notarili. Gli elementi ci sono tutti. A mo' di esempio, metto alcune foto da me scattata in Archivio Parrocchiale (relativa all'ultima mia ricerca, risalente a inizio 2014) nelle quali è riportato il S. T. del notaio Rinaldo Faustini di Provaglio (atto del 22 Maggio 1624***). Non è quello che compare sulla parete secondo me, ma come detto la somiglianza dei vari elementi mi porta a credere che anche quest'ultimo sia un S. T.


***è il testamento di Maria di Bernardino PIzzoni, citato anche da Luigi Ghidinelli nel suo "Quattro secoli di carità: dalle confraternite religiose alla congregazione di carità", in AA.VV. Idro e il suo lago, Grafo, Brescia 1996. p. 244, nota 25.
L'autore pensa di riconoscere nella contorta grafia del notaio, una "maria de pizoni detta la bonbella de Idro". Io rimango dell'ipotesi (per me certezza, anche confrontando quanto scritto nelle righe successive dell'atto), che vi sia scritto semplicemente "maria de pizoni detta la barbella, de Idro", con il celeberrimo soprannome di un ramo dei Pizzoni -Barbello, appunto- abbinato al cognome, come da plurisecolare consuetudine confermata anche nelle righe successive dello stesso atto (quando si riferisce ad altri nomi della famiglia) e in centinaia se non migliaia di altri atti d'archivio.

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