domenica 8 aprile 2018



VERONA  CIMITERO MONUMENTALE LATO INGENIO CLARIS (FOTO DEL 20 FEBBRAIO 2018): 15 FRANCHINI - 16) BALLADORO - 17) PINDEMONTI-MOSCARDO


15 FRANCHINI (FOTO 1-2)

Il De Betta dà numerose versioni dello stemma FRANCHINI, tutti troncati e un bandato in cui compaiono aquile bande e leoni come in quello fotografato da me. Ma l’autore riporta anche un inquartato del tutto identico a quest’ultimo e questo è attribuito al Nobile Antonio Franchini (nel primo quarto il De Betta descrive due bande, che nella mia foto sono tre con un leone attraversante; nel secondo un’aquila coronata, confermata dall’arma del cimitero; nel terzo una stranissima sbarra doppiomerlata piegata in fascia all’altezza dell’ombelico dello scudo*; nel quarto un sinostrocherio reciso impugnante una mazza posta in sbarra. * Pensavo ad un errore esecutivo nel monumento cimiteriale ma invece questa strana pezza è confermata dal decreto ministeriale del 1896 riportato dal De Betta. Anzi: nel testimone da me fotografato le direttive di tale decreto sono riportate in maniera assai più diligente rispetto all’altro stemma attribuito ad Antonio, riportato dal De Betta come presente nel cortile di San Bernardino e risalente al 1820. Si noti che invece il presente stemma del Cimitero veronese NON è riportato dall’autore, ma che il nome di Antonio (data 1836) è proprio quello che compare per primo a sinistra dell’arma in questione. Il De Betta cita anche il Reistap che per i Franchini di Verona dà descrizione diversa: Franchini Vérone - D'azur à un avant-bras posé en pal paré d'or issant de flammes de gueules la main de carnation empoignant une boule d'argent le tout soutenu d'un tertre de trois coupeaux de sinople (http://www.euraldic.com/lasu/bl/bl_f_ra.html.

16) BALLADORO (FOTO 3-4)

Né bisanti né torte: Il De Betta e tutti gli altri sentenziano trattarsi di parlanti palle. D’oro ovviamente… (Chi dice che il campo sia d’azzurro e la fascia rossa; chi dice che la fascia sia d’oro come le palle, il tutto in campo rosso).

17) ANTONINI? - PINDEMONTI MOSCARDO – GRIMANI – POLFRANCESCHI (FOTO 5-14)

Qui  le cose si complicano assai: il De Betta cita il monumento funebre (foto 2-3)per quanto riguarda lo stemma Pindemonte Moscardo [“Partito: il 1° al pino sostenuto da una terrazza che è dei Pindemonti,  il 2° alla torre ritorricellata (non lo è) sostenuta da una terrazza con due uccelletti affrontati sulla cima della seconda torre che è dei Moscardo. In bronzo rilevato sul monumento del Cimitero Monumentale”] (foto 4-8), ma, pur citandolo,  non spiega minimamente la presenza dello stemma Grimani con tanto di corno dogale (foto 9-10) e neppure l’altro stemma simmetricamente posto a quello Grimani, cioè quello dei Polfranceschi (foto 5-6-7, citato anche quello, ma come detto senza darne spiegazione. Il Calendario d’oro riportato dal De Betta  pare confermare grossomodo gli smalti tratteggiati nel monumento, ma 2° e 3° campo risultano invertiti). Né spiega la scritta Antonini presente sul monumento e sulla piastra posta ai suoi piedi (foto 2-1), anzi nessuna famiglia con tale nome è citata dal De Betta stesso. Ricapitolando: nel monumento Pindemonti-Moscardo, compaiono l’arma di queste due famiglie (unita in partito), l’arma Grimani, l’arma Polfranceschi e la scritta Antonini (famiglia manco citata in assoluto dal De Betta). Un bel mazzo di rebus tutti insieme. Se qualcuno sapesse risolverli si faccia avanti.


















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