martedì 31 dicembre 2013

E così, invece che nell'uomo, eccoci come sempre a sperare qualcosa da un cambio di data. Nessuna lezione, mi ci metto anch'io. Quello che mi auguro e vi auguro, amici, è "fede". Fede nelle cose che si amano di più, fede nel fatto che si realizzeranno o si manterranno. Fede e strette di mano.

E allora a questo punto, lo stemma di Pesaro, (esemplare moderno da me fotografato quest'estate in Fiorenzuola di Focara) e quello parlante dei Federici della Degagna (valsabbini e non camuni, o almeno non più: una tradizione locale li vuole oriundi della Val Camonica) tratto dall'Armerista Bresciano di A. A. Monti della Corte (Geroldi ed., 1974, Brescia) con la loro "fede di carnagione, vestita di nero*". Buon 2014 a tutti e grazie di essere qui. 
ps: ovviamente il verde speranza della scritta "Il Caffè Araldico" non è casuale.  

* per i meno esperti: la "fede" è figura costituita da due mani in atto di stringersi; "di carnagione" è lo smalto che riproduce la colorazione del corpo umano al naturale; "vestita" indica in questo caso che l'avambraccio non è di carnagione come le mani ma appunto coperto da indumenti di vario colore o metallo. Al posto di "vestita"si trova quasi sempre il termine "manicata", ma questo è un errore, in quanto "manicato" si riferisce a figure artificiali aventi il manico di smalto diverso dal resto.






 
 




 

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