mercoledì 2 ottobre 2013

STEMMARIO VALSABBINO POSICO DI MURA (BS): STEMMA DEI GALUDIO? 

Se vai per stemmi e il numero civico riportato sul testo che ti fa da riferimento è sbagliato o vinci la timidezza o fotografi panorami. Ovviamente stavo per cedere alla seconda ipotesi, ma l'araldica riesce a farmi fare cose mai fatte prima (tipo percorrere un vialone interminabile con pantaloni lunghi a 34 gradi e 1200% di umidità il 23 Luglio a Milano per raggiungere il Castello Sforzesco che ho dubitato fosse anche un miraggio, ad un certo punto...). Così chiedo a colui che stava sulle scale del n. civico 4, dov'era il n. civico 2, che è quello che secondo me serviva al caso mio. Quello me lo indica e chiedo: "sa se c'è uno stemma là?" E lui: "No, l'unico stemma che c'è qui è nel mio cortile e me lo indica". Quasi ci fidanziamo sul posto. Lui non ne sapeva nulla, è stato contento delle mie parche spiegazioni, mi ha fatto salire sulla scalinata per indicarmi dove avrei trovato Cà de Béc (vedi) e abbiamo parlato un po'.

L'araldica a volte è un bicchiere di vino buono bevuto in due.

Il Piovanelli si dice sicuro del fatto che questo sia lo stemma dei Galudio, famiglia "notabile di Clibbio in Valsabbia, presente anche in Salò". Le stesse cose dice il Della Corte, ma ne dà arma diversa negli smalti e per alcuni particolari: d'azzurro al gallo ardito d'oro. Ma lo stemma citato dal Piovanelli e da me rintracciato e fotografato in Mura ha particolari ben diversi e si può blasonare con: D'argento al gallo al naturale stante sulla pianura di verde, attraversante e trafitto al collo da una freccia di rosso rivolta e posta in sbarra. Così come non sempre uno stemma identico può voler dire stessa famiglia (specie in zone diverse), forse in questo caso ...stemma diverso non vuol dire famiglia diversa. L'affresco reca la data del 27 Ottobre 1683.

Foto non originale tratta da Alessandro A. Monti Della Corte: Armerista Bresciano, Geroldi, Brescia,1974.




4 commenti:

  1. Lo stemma è quello della famiglia Randini, casata presente anche a Barghe, luogo dove fu trovato anche uno loro stemma in pietra ( pubblicato su "Barghe. Valle Sabbia", di Mazzi F. IGC ( BS ) 1997).

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  2. Se la trafittura da spada al collo del gallo è confermata, questo truculento gesto merita un paragone con l'altro compiuto nello stemma dei comaschi Scannagatta.
    Il cognome è esplicito.
    Lo stemma non gli è da meno.
    La povera felina vagabondeggia nello scudo con uno stiletto al collo, come da disegno sullo "Stemmario Carpani" (che con l'amico Fabio, et alii, abbiamo visto a Como il 22 giugno scorso durante il convegno omonimo).

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  3. Ho aggiunto due foto dello stemma Randini rispettivamente tratte dall'Armerista Bresciano di A.A.Monti della Corte (in cui si conferma la trafittura anche se in modalità diverse!) e da Stemmi e notizie di famiglie valsabbine del Piovanelli (testo in cui lo stemma da me fotografato è invece attribuito ai Galudio). I miei dubbi sulla differenza formale ...del gallo :) non erano dunque vani. Grazie. :)

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  4. Sempre puntuale il nostro Aruspex, ci mostra con la consueta delicatezza una delle sue doti più grandi (e non è che le altre siano da meno): la capacità di collegare, spaziare, creare analogie...i suoi famosi "fili rossi" che incantano chi ascolta e a cui ricordano sempre che l'araldica, prima di tutto, è immagine.

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