domenica 22 settembre 2013

STEMMARIO VALSABBINO: IDRO (BS)

In Lemprato di Idro è presente l’unico stemma familiare del paese che mi ha visto nascere e in cui vivo. Si tratta di quello dei Pelizzari Vingi. Secondo il Della Corte (Armerista Bresciano di Alessandro A. Monti della Corte, Tip. Geroldi, Brescia, 1974) essi ebbero già nel XV sec. “proprietà e casa signorile in Castello d’Idro”. Sempre secondo l’autore “secondo tradizione” da essi discese la suora agostiniana Maria da Idro, morta in Brescia “in odore di santità” vittima della peste del 1577. Proprio di tale epidemia ho rintracciato i primi riscontri nei documenti presi in esame per scovare i sigilli a secco della Communitas idrense (materiale in attesa di autorizzazione). L’esemplare in granito riportato qui sotto è blasonabile come: un crescente vòlto e racchiudente fra i corni due stelle sovrapposte di cinque raggi. Sempre il Della Corte ci viene in aiuto per quanto riguarda gli smalti (non sappiamo da quale stemmario precedente li abbia tratti). Il disegno estrapolato dalla sua opera ci mostra un: D’azzurro al crescente vòlto e addestrato da due stelle sovrapposte di cinque raggi, il tutto d’oro.

Direi che non è stato difficile per me scegliere (tra palloni da calcio, croci e fiaschette) l'icona che appare accanto al gruppo "il caffè": Se la scovate nel vostro elenco gruppi noterete la somiglianza con l'unico (come già detto e che io sappia) stemma familiare idrense.

Per quanto riguarda lo stemma civico di Idro qualcosa ho già pubblicato nella pagina f.book "Fabio Bianchetti il Caffè araldico". Appena ricevuto l'ok per la pubblicazione del lavoro che sto eseguendo in merito esso verrà qui riportato integralmente o con stralci considerevoli. 



per quanto riguarda immagini non mie tratte da pubblicazioni mi rifaccio alla modifica alla Legge italiana sul diritto d’autore (633/1941), che prevede l’introduzione del comma 1 bis all’articolo 70 che così recita: "È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro". In pratica si è stabilito che nell’era digitale, pubblicare l’immagine di un’opera, con scopi didattico-informativi, citando la fonte non lede il diritto d’autore.

2 commenti:

  1. Buonasera, sono vorrei sapere, se possibile, se sono ricollegabili ai Pelizzari (Retec) di Bagolino, del ceppo del notaio Andrea. Grazie e complimenti per il sito.

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    1. chiedo scusa dell'immane ritardo, ma mi era sfuggito il commento!! Conosco i Pelizzari Retec. Per rispondere occorrerebbe poter svolgere ricerche genealogiche anche in quel di BAgolino, anche se l'incendio ha resettato la data da cui è possibile fare ricerche parrocchiali. Un esame all'archivio privato dei Pelizzari Retec sarebbe opportuno, se esso contenesse qualche albero genealogico. Digitando "Pelizzari" in questo blog, è possibile anche apprendere notizie sulla ricerca genelaogica da me effettuata su questi Pelizzari di Idro. in essa, per ora, non c'è aggancio al ramo dei Retec, anche se è certa la provenienza da Bagolino, ma ripeto senza riferimenti a rami presenti in questo borgo, non si possono fare ipotesi. grazie e ancora mille scuse per il ritardo.

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